21.01.2012, 10:00
RSI, Rete Due, Moby Dick:
E gli Svizzeri ci guardano
Le forze centrifughe della globalizzazione sono una sfida per il federalismo svizzero e per il delicato equilibrio tra le maggioranze e le minoranze linguistiche e culturali del nostro paese, faticosamente costruite nel corso dei secoli in una vera e propria “Willensnation” politica. Le crescenti incomprensioni tra il centro e la periferia e l’affievolirsi della reciproca conoscenza, pilastri del nostro federalismo, che periodicamente riaffiorano, non possono tuttavia essere ricondotte soltanto all’evoluzione dei problemi internazionali e alle fluttuazioni della congiuntura economica ma affondano nella nostra storia che ancora permea il presente. Oggi, a oltre 300 anni dalla nascita della locuzione “Svizzera italiana” coniata dal viaggiatore zurighese Hans Rudolf Schinz quale immagine offrono le regioni di lingua e cultura italiana al Nord delle Alpi? Come ci vedono gli altri Svizzeri e con che sguardo? Quello della cultura, della politica, dell’economia, della scienza e tecnologia, dei massmedia o con quelli dei luoghi comuni e degli stereotipi sulla “Sonnenstube” e il “popolo allegro” duri a morire? Per rispondere a queste domande Moby Dick si trasferirà negli studi della SRG SSR a Berna dove Giorgio Thoeni e Brigitte Schwarz ospiteranno in diretta l’egittologo Antonio Loprieno, rettore dell’Università di Basilea e presidente della Conferenza dei rettori delle Università svizzere; Stefano Prandi, professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Berna e Sacha Zala, direttore della collana “Documenti diplomatici svizzeri” e Presidente della Pro Grigioni italiano.
di Giorgio Thoeni e Brigitte Schwarz
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